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02/03/2021

Vaccinazioni per tutti gli assistenti sociali

Come Presidente dell’Ordine regionale degli assistenti sociali, già a fine gennaio, preoccupata per la situazione di particolare esposizione al rischio di contagio della categoria professionale, ho prontamente allertato la Regione Abruzzo e le Asl regionali, sulla necessità di includere tutti gli assistenti sociali nel piano vaccinale in corso di attuazione, chiedendo che nelle liste per l’adesione al vaccino anti-covid, prioritariamente, insieme ai medici e agli altri operatori sanitari e sociosanitari, fossero inclusi anche tutti i professionisti assistenti sociali iscritti all’albo dell’ordine professionale, operanti nei diversi servizi pubblici eprivati e non soltanto coloro che operano nel settore sanitario.

Le ragioni di tale richiesta risiedono nella necessità di intervenire preventivamenteatutelaesalvaguardiadellasalutedegliassistentisociali,chesono sottoposti ad una forte esposizione nella relazione di aiuto con le persone durante l’attività lavorativa, che svolgono sia negli enti pubblici che in quelli privati e persino nel volontariato, sempre accomunati dalla necessita di operare a contatto direttoe, di conseguenza, a rischio con persone con fragilità, minorenni, persone portatrici di handicap e non autosufficienti, anche presso il domicilio deglistessi.

Tuttavia, a distanza di oltre un mese da tale appello, non c’è stata alcuna risposta da parte delle istituzioni interessante. Sappiamo tutti purtroppo che la situazione della Regione Abruzzo si è ulteriormente aggravata in questi ultimi giornie ciò ha determinato il passaggio di tutto il territorio regionale nella zona rossa.

E’ doveroso quindi ricordare che il nostro è un lavoro che rientra nei livelli essenziali da garantire alle persone e che gli assistenti sociali non si sono mai fermati, anche nel periodo del lockdown, ma hanno continuato a lavorare in prima linea, spesso in enti che non hanno fornito tutti i dispositivi di protezione, provvedendo pertanto autonomamente a tutelarsi nel modo più opportuno possibile.

Lavorare in emergenza, in una situazione di pandemia inaspettata, che ha colpito tutti noi improvvisamente, non è certo facile.

Il lavoro è cresciuto a livello esponenziale: tanti nuclei familiari si sono trovati in situazioni di grave difficoltà socio-economica, dovuta alla perdita del lavoro, alle crisi familiari, all’aumento dei maltrattamenti, ai problemi di fragilità psichiche, accentuati dall’isolamento sociale e dalla perdita, anche improvvisa, dei propri cari.

Occorre quindi, in un momento certamente di grosso impatto anche emotivo sulla popolazione, tutelare prima di tutto la salute di chi si prende cura delle persone e lavora in prima linea quotidianamente a contatto con i cittadini, con professionalità, dedizione e impegno, senza mai tirarsi indietro, ma affiancando le persone più fragili, maggiormente colpite dalla crisi pandemica.

Includere quindi tutti gli assistenti sociali nel piano vaccinale, significa non solo iniziare a tutelare la salute dei professionisti, ma anche le persone che sono seguite dai servizi e che accedono agli uffici per avere un sostegno, ancora più importante in questo momento di grave emergenza socio-sanitaria.

Come professionisti ci aspettiamo una reale assunzione di responsabilità da parte delle istituzioni; non vogliamo certo escludere altre categorie di lavoratori dal piano vaccinale, ma chiediamo che venga fatta un’attenta valutazione sulle categorie da includere con urgenza in tale piano, per dare priorità a tutti i professionisti che sono quotidianamente più esposti di altre categorie al rischio di contagio.

Ciò significa iniziare a garantire maggiore sicurezza su tutti gli ambienti di lavoro nei quali operano gli assistenti sociali (Enti locali, terzo settore, Ministeri) che, come quelli del comparto sanità, si trovano a stretto contatto con l’utenza che usufruisce dei diversi servizi e interventi.

Questo è un presupposto fondamentale per un ritorno ad una situazione di normalità, per riuscire a garantire maggiore protezione e tutela della comunità professionale e delle persone stesse.

 

Il Presidente dell’Ordine degli Assistenti Sociali della Regione Abruzzo

Francesca D’Atri

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Vaccinazioni per tutti gli assistenti sociali